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FAQ

In questa sezione cercheremo di rispondere ad alcune delle domande che ci vengono fatte più spesso nel reparto post-vendita.

Clicca su ogni domanda per vedere la relativa risposta. Se non trovi la risposta alla tua domanda puoi contattarci qui oppure al numero di telefono 0376/665881.

Buona lettura!

Sì. Sistemi quali il filtro antiparticolato servono a rispettare i valori limite imposti dall'Unione europea. Dopo l'economia e l'industria, il traffico stradale è una delle principali cause dell'inquinamento da polveri sottili. Esso colpisce in particolar modo le regioni metropolitane ed è dovuto principalmente al comportamento di guida durante i brevi tragitti.

A seconda dei chilometraggi normalmente percorsi e del comportamento di guida, sarebbe consigliabile informarsi sull'esistenza di un motore alternativo che più si adatti al Suo stile di guida (a benzina, elettrico, ibrido). Rivolgersi a tal fine a un consulente vendite o del servizio assistenza.

I veicoli diesel hanno oltre al catalizzatore SCR (SCR – Selective Catalyst Reduction) anche un filtro antiparticolato. Come per ogni altro filtro, il suo volume di filtraggio è limitato e può intasarsi se viene raggiunta la portata massima. Se non vengono più scaricati i gas di scarico, il veicolo non è più in grado di funzionare.

Per pulire il filtro antiparticolato, è necessario bruciare le particelle di particolato che si depositano nel filtro. Ciò ha luogo mediante la rigenerazione attiva o passiva. Per bruciare le particelle di particolato e rigenerare il filtro antiparticolato, si deve raggiungere nel filtro una temperatura di funzionamento pari a minimo 250 gradi.

Se nei lunghi tragitti il veicolo raggiunge un numero di giri sufficientemente elevato, la temperatura nel filtro antiparticolato supera i 250 gradi e le particelle di particolato vengono bruciate durante il normale funzionamento. Questo processo è detto rigenerazione passiva.

A seconda dello stile di guida e delle condizioni di utilizzo, la temperatura necessaria per la rigenerazione non viene raggiunta o non rimane costante per un periodo di tempo abbastanza lungo. Col passare del tempo si depositano nel filtro sempre più particelle di particolato fino a che esso è completamente saturo. Per impedire che il filtro si ostruisca, viene eseguita automaticamente una rigenerazione attiva. L'obiettivo è portare la temperatura nel filtro particolato a oltre 250 gradi e bruciare le particelle di particolato che si sono accumulate. Per farlo, viene iniettata e combusta una piccola quantità di carburante.

Sì. Sistemi quali la riduzione catalitica selettiva (tecnologia SCR) servono a rispettare i valori limite imposti dall'Unione europea. La legislazione definisce quanto ossido di azoto (NOx) e quanti idrocarburi possono essere emessi da un veicolo per ogni chilometro percorso. È importante mantenere costante il livello di riempimento di DEF/AdBlue nel veicolo, giacché le leggi dell'Unione europea vietano altrimenti l'uso del motore. Il veicolo La informa per tempo se il livello di riempimento di DEF/AdBlue è basso, lasciando abbastanza tempo per rabboccarlo. Il rabbocco può anche essere eseguito dal Suo partner Jaguar Land Rover o da un'officina autorizzata Jaguar and Rover nell'ambito della manutenzione standard. Per ulteriori informazioni si rimanda al manuale utente.

Il DEF/AdBlue è un liquido non tossico, incolore inodore e incombustibile. Il DEF/AdBlue viene versato in uno speciale serbatoio dell'auto e utilizzato per depurare i gas di scarico nell’impianto di scarico. Esso trasforma l'ossido di azoto (NOx) in vapore acqueo e azoto.

Il DEF/AdBlue non è pericoloso. Ciononostante si prega di osservare le avvertenze riportate sulla confezione o di consultare un medico in caso di contatto con la cute o di ingerimento involontario. In caso di contatto con la vernice della Sua Land Rover, rimuovere il DEF con un panno e detergere la superficie con acqua e sapone. DEF può lasciare macchie sui rivestimenti dei sedili e sugli indumenti. Detergere immediatamente le superfici imbrattate servendosi di acqua fredda e di un panno umido.

Come previsto dalla norma sulle emissioni inquinanti Euro 6, una volta finito il DEF/AdBlue, se si spegne il motore non è più possibile riavviarlo. Per poter riavviare il motore, devono esserci almeno 3,6 litri di DEF/AdBlue nel serbatoio.

Sì, può acquistare flaconi di DEF/AdBlue presso il Suo concessionario Jaguar Land Rover di fiducia o in un'officina Land Rover autorizzata. I flaconi di DEF/AdBlue sono facili da usare e impediscono la fuoriuscita della soluzione a base di urea. Si sconsiglia di rabboccare il DEF/AdBlue con flaconi diversi da quelli indicati.Non versare nel serbatoio DEF/AdBlue sostanze o soluzioni a base di urea non conformi alla ISO22241-1 o alla DIN 70070, dato che ciò può pregiudicare il funzionamento del veicolo.

Se per errore si versa DEF/AdBlue nel serbatoio del carburante, NON avviare il motore e rivolgersi immediatamente al proprio concessionario Jaguar di fiducia o all'assistenza stradale.Non rabboccare in nessun caso DEF/AdBlue per autocarri presso le stazioni di rifornimento. La portata delle pompe di rifornimento è talmente alta che potrebbe danneggiare il serbatoio di DEF/AdBlue del Suo veicolo. Le istruzioni per il rabbocco dei serbatoi DEF/AdBlue si trovano nel manuale utente.

Per via della rigenerazione attiva del filtro antiparticolato, col passare del tempo si deposita del carburante nell'olio, sicché quest'ultimo perde parte del potere lubrificante e deve essere sostituito.

Conservare sempre il DEF/AdBlue nella confezione originale e rispettare le istruzioni di stoccaggio e per l'uso riportate sul flacone. Non conservare mai il DEF/AdBlue a bordo del veicolo.

Il display messaggi del veicolo segnala al conducente con una serie di avvisi che il livello di DEF/AdBlue è insufficiente.

  • Il primo messaggio avverte che sarebbe consigliabile rabboccare il serbatoio.
  • Il secondo è accompagnato dall’accensione di una spia gialla e segnala che occorrerabboccare DAF/AdBlue.
  • Il terzo mostra un countdown della distanza residua prima che il serbatoio di DEF/AdBluesia completamente vuoto. Raggiunta detta distanza, non è più possibile riavviare il motore.
  • L'ultimo messaggio è accompagnato da un simbolo rosso di avvertimento se la distanza rimanente è uguale a zero. Il messaggio informa inoltre il guidatore che dovrà rabboccareDEF/AdBlue prima di poter riavviare il motore.

Il consumo di DEF/AdBlue può variare fortemente a seconda dello stile di guida e delle condizioni meteo e di strada.

In linea di principio, non vi è alcun nesso tra il consumo di AdBlue e la frequenza di rigenerazione del filtro antiparticolato. Entrambi i sistemi servono a ridurre gli inquinanti nel sistema di scarico, ma lo fanno in modi differenti.

La percentuale di carburante nell'olio viene calcolata in modo esatto e individuale dalla centralina di comando motore. Per il calcolo, la centralina di comando motore sfrutta diversi parametri di funzionamento, quali la durata di utilizzo, la quantità di carburante iniettato o anche la quantità di carburante aggiuntivo iniettato per la rigenerazione. Se, con il passare del tempo, viene raggiunto o superato un valore predefinito, sul display del quadro strumenti viene visualizzato un messaggio “Service”.

Per motivi costruttivi, in ogni motore a combustione, durante il funzionamento, una piccolissima percentuale di carburante ed anche di sostanze di combustione finisce nell'olio motore. Lo si vede dal fatto che, nonostante i dispositivi di tenuta antiparticolato installati nel motore, più passa il tempo e più l'olio diventa nero. Inoltre, durante il funzionamento esso perde parte del proprio potere lubrificante, per cui deve essere sostituito periodicamente.

Il consumo standard indicato è stato determinato in conformità con la direttiva 1999/94/CE e tiene già conto della rigenerazione del filtro antiparticolato. Si fa inoltre notare che la quantità aggiuntiva di carburante iniettata per la rigenerazione attiva è molto esigua.

Il cambio anticipato dell'olio è richiesto dalla nuova e più severa norma sull'emissione dei gas di scarico e dalle modifiche tecniche che essa ha reso indispensabili. Probabilmente il Suo veicolo precedente era conforme alla norma EU5 o inferiore, mentre per il veicolo nuovo vale la norma EU6.

Non esiste un intervallo fisso per il cambio dell'olio, dal momento che esso dipende dallo stile di guida del conducente e da come viene usato il veicolo. Come di consueto, il cambio dell'olio include anche il cambio del filtro dell'olio. Ad eccezione del cambio dell'olio e del filtro dell'olio, per tutti gli altri punti della manutenzione valgono le tempistiche e i chilometraggi specificati nelle istruzioni per l'uso.

Sia l'uso individuale che si fa del veicolo (durata di guida, comportamento di guida, tragitto) che le condizioni esterne di funzionamento possono rendere necessario il cambio anticipato dell'olio. La ragione è la necessaria rigenerazione attiva del filtro antiparticolato. Informazioni tecniche: a freddo, i motori a combustione emettono una percentuale di particolato elevata. Essa diminuisce costantemente nel filtro antiparticolato solo a partire da una temperatura di funzionamento pari a min. 250 gradi. Nel caso dei brevi tragitti, si parte dal presupposto che non possa essere raggiunta una simile temperatura, sicché non può aver luogo alcuna rigenerazione passiva.

Nei tragitti brevi in città, il filtro antiparticolato deve assorbire molto particolato in poco tempo. Spesso, tuttavia, durante simili spostamenti non viene raggiunta la temperatura di funzionamento necessaria pari a minimo 250 gradi, il che rende necessario eseguire una rigenerazione attiva. Da ciò può risultare la necessità di cambiare l'olio con maggiore frequenza.Nei tragitti lunghi con un comportamento di guida costante, la temperatura di funzionamento rende possibile una continua rigenerazione passiva, il che influisce positivamente sulla resa chilometrica fino al cambio d'olio successivo.